spari per cacciare i ladri – Metropolisweb

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Torre del Greco. Il piano era stato studiato a tavolino, in modo scientifico. Come se il commando conoscesse già tutte le «insidie» del colpo e avesse già studiato tutte le mosse per evitare «inconvenienti». Fatta eccezione per l’allarme della cassaforte a muro, collegato direttamente con la centrale operativa di un istituto di vigilanza privato. E proprio il provvidenziale intervento delle guardie giurate ha «salvato» una nota famiglia di imprenditori di Torre Nord dalla banda di ladri entrata in azione nella notte tra giovedì e venerdì in via Scappi, a poche centinaia di metri dal casello autostradale di Sant’Elena. Ma per mettere in fuga i criminali – verosimilmente, un gruppo di specialisti in furti in appartamenti – i vigilantes sono stati costretti a esplodere diversi colpi di pistola in aria. Una sparatoria capace di scatenare il terrore in un intero quartiere, già in passato alle prese con l’emergenza sicurezza legata ai colpi nelle case.

La banda dell’Audi nera

Secondo la prima ricostruzione delle forze dell’ordine – il caso è affidato ai carabinieri della caserma Dante Iovino, intervenuti dopo il conflitto a fuoco – a entrare in azione sarebbe stata la «solita» banda dell’Audi nera, già segnalata in passato per diversi colpi messi a segno tra la zona di via Montedoro e Cappella Nuova. Il raid sarebbe stato intorno alle 4 di mattina, quando i componenti delle famiglie residenti all’interno della villetta erano tutti a letto: i ladri non avrebbero avuto difficoltà a forzare le porte d’ingresso all’immobile residenziale e si sarebbero diretti a colpo sicuro verso la stanza in cui si trovava la cassaforte a muro, come se conoscessero perfettamente la piantina dell’appartamento e la posizione del caveau. Ma, evidentemente, il commando non aveva informazioni sul sistema di sicurezza adottato dai padroni di dimora proprio per scongiurare eventuali furti: così quando i banditi hanno cominciato a «lavorare» sulla cassaforte è scattato l’allarme alla centrale operativa dell’istituto di vigilanza privato. In pochi minuti, le guardie giurate hanno raggiunto via Scappi e – una volta entrate all’interno della villetta – affrontato il commando. La «resistenza» dei banditi ha costretto i vigilantes a esplodere alcuni colpi di pistola in aria, costringendo i banditi alla fuga. Fortunatamente, al netto dell’inevitabile stato di shock provocato alle vittime del raid, non sono stati registrati feriti durante l’assalto.

Il via alle indagini

Successivamente, le guardie giurate hanno chiesto l’intervento dei carabinieri del nucleo radiomobile della caserma Dante Iovino. I militari agli ordini del capitano Andrea Leacche hanno avviato le indagini partendo proprio dalle testimonianze dei vigilantes. A entrare in azione sarebbe stata una gang di origini straniera – verosimilmente albanese, secondo la prima ricostruzione dei fatti – e l’auto utilizzata per il colpo sarebbe stata proprio l’Audi nera già «avvistata» in occasione di diversi raid in dimora all’ombra del Vesuvio. La notizia del tentato furto con sparatoria finale si è rapidamente diffusa tra gli abitanti di via Scappi, facendo scattare l’allarme sicurezza già suonato in diverse occasioni nell’ultimo anno. Evidentemente, senza risultati.

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di Alberto Dortucci
www.metropolisweb.it
2022-06-18 06:10:47 ,

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